ADB e Libre

Oggi la nostra Presidente Agata Magaletta era presente alla Conferenza promossa dal Marchesini Group per il lancio in Italia dell’accordo produttivo con Abbott. Un’alleanza che premia l’innovazione nel campo della salute e l’industria made in Italy. A Pianoro, venti chilometri da Bologna, una multinazionale statunitense del settore healthcare come Abbott ha incontrato il know-how di Marchesini Group, uno dei maggiori produttori italiani di macchine e tecnologie per il settore farmaceutico. La produzione di innovazione e ricerca, finalizzate a migliorare salute e qualità di vita dei pazienti, è stato il tema centrale dell’incontro “Innovazione per la salute e manifattura italiana” organizzato oggi dalle due aziende all’interno del sito produttivo di Marchesini Group.

L’incontro fra due eccellenze ha dato vita al dispositivo FreeStyle Libre per le persone con diabete, sistema di monitoraggio “flash” del glucosio, disponibile da alcuni mesi anche in Italia, e progettato per cambiare il modo in cui i pazienti affronto la misurazione quotidiana della glicemia: la lettura del livello di glucosio viene effettuata grazie al sensore che si applica sulla parte posteriore del braccio. Il sensore elimina la necessità delle periodiche punture sul dito ed è progettato per rimanere applicato al corpo fino a 14 giorni. Inoltre, non è necessaria alcuna calibrazione con puntura del dito, una differenza sostanziale rispetto agli attuali sistemi di monitoraggio continuo della glicemia.

L’Emilia Romagna, dove si stima che gli adulti con diabete mellito siano circa 226 mila, è stata la prima regione in Italia a concedere la rimborsabilità del dispositivo FreeStyle Libre. “L’approccio della Regione Emilia-Romagna alla razionalizzazione e all’efficientamento della spesa sanitaria, mette sempre in primo piano le necessità dei pazienti, con una particolare attenzione per i soggetti i più fragili”, commenta il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, rivendicando in particolare l’impegno nei confronti dei pazienti diabetici: “Da anni stiamo sviluppando modelli assistenziali e modalità di utilizzo delle risorse proprio con la collaborazione delle associazioni dei malati. Proprio con le associazioni dei pazienti abbiamo intrapreso da alcuni anni un percorso di programmazione condivisa che, oltre a produrre documenti di indirizzo regionali, valuta anche la qualità dell’assistenza erogata nelle nostre aziende sanitarie. Ritengo la loro collaborazione fondamentale per lo sviluppo di politiche sanitarie innovative. Abbiamo sviluppato con loro programmi di prevenzione e di diagnosi precoce, fondamentali per un significativo miglioramento degli esiti di questa patologia”.

Per Abbott, Marchesini Group ha realizzato una linea di produzione robotizzata mai costruita prima in grado di confezionare e rendere disponibile in tutto il mondo il dispositivo per le persone con diabete. “La collaborazione con Abbott e l’evento di oggi sono la dimostrazione che il Made in Italy è sempre la nostra carta vincente. Dobbiamo continuare a fare quello che gli altri non sanno fare, tecnologia e manifattura sono il motore dell’Italia e dovranno continuare a esserlo in futuro – commenta Maurizio Marchesini, amministratore delegato di Marchesini Group e presidente Confindustria Emilia-Romagna – Per Abbott abbiamo creato una linea di packaging unica nel suo genere, pensata e realizzata anche grazie all’indotto della subfornitura, che accresce quotidianamente il nostro know-how. Come Marchesini Group siamo fieri del risultato, anche perché questo impianto permetterà di confezionare in modo efficiente e rapido un prodotto rivoluzionario che migliorerà le condizioni di vita delle persone diabetiche”. A nome di Abbott, Scott House – vice president of Worldwide Manufacturing Operations della divisione Diabetes Care – ha sottolineato il valore della partnership con Marchesini Group, come parte di “un impegno costante” dell’azienda orientate a “raggiungere l’eccellenza in tutti i settori della salute, ivi inclusi quelli relativi a tecnologia, innovazione e scienza”.

L’incontro promosso oggi a Pianoro ha ospitato anche il ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi. “Posso testimoniarvi quanto le istituzioni siano vicine alle imprese ed è con grande soddisfazione che assisto alla realizzazione di un dispositivo medico nato dalla collaborazione di due colossi dell’industria: avete saputo mettere a fattor comune esperienza, qualità e risorse per arrivare a un’innovazione che può letteralmente cambiare la vita di milioni di persone in Italia e nel mondo“, ha commentato la titolare del Mise.

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